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Tutta un'altra musica!

Il 2012 fu un anno molto importante per la Festa di Scienze. All'inizio, in fase di organizzazione, si doveva tenere conto dei problemi degli anni scorsi. Poichè anche il 2011 non aveva fruttato moltissimo alla beneficenza, la paura che l'inefficacia risiedesse nell'assetto adottato fino ad allora si faceva sempre più pressante. Il timore era quello d'esser riusciti a creare un evento che però, negli anni, non avrebbe saputo essere autosufficiente. L'idea originaria di Wudy aveva tra i capisaldi quello di rimanere un evento indipendente, per il quale servissero solo tanta buona volontà ed entusiasmo. Una serata senza intoppi, che però produceva poca beneficenza lasciando ben poco margine di errore. In realtà le speranze non erano del tutto crollate. Il 2011 aveva lasciato un bellissimo ricordo ma non si può dire fosse stata una festa "esente da intoppi", anzi. A metà serata lo stand delle birre si bloccò a seguito di un guasto all'impianto di spillatura. Guasto che provocò non pochi disguidi.
Rimaneva quindi un ultimo fattore da "correggere" prima di poter valutare il vero potenziale dell'evento. Per ridurre al minimo la possibilità di guasti, non solo vennero raddoppiati gli impianti di spillatura, ma vennero anche potenziati per evitare cedimenti nei momenti clu. Fu proprio da questo aspetto che emerse l'ispirazione per il nuovo motto: "Ho'oponopono", una parola Hawaiana che significa "mettere le cose al posto giusto", in altre parole "aggiustare le cose".

L'altro fattore, più storico che tecnico, che contribuì a rendere quell'anno memorabile fu l'ultimo decreto Gelmini che segnava la fine delle facoltà e la nascita dei Dipartimenti. In quell'anno, più che mai, serviva sviluppare un senso d'appartenenza ed un gioco di squadra che potesse persistere anche negli anni successivi, quando la cara ed amata Facoltà di Scienze MM.FF.NN si sarebbe divisa nei due dipartimenti: Biotecnologie e Informatica.
Consapevole della sua imminente laurea, Wudy (al secolo Walter Riviera) pensò che sarebbe stato opportuno iniziare a pensare ad un passaggio di testimone per quanto riguarda l'organizzazione dell'evento. Con l'obiettivo di permettere sempre a più persone di poter dare il contributo alla festa, decise di istituire un secondo STAFF oltre a quello "esecutivo" che prestava servizio in serata: lo STAFF "organizzativo".
Per alleggerire il carico e massimizzare i risultati, lo STAFF "organizzativo" venne strutturato in 4 commissioni: la comm. grafica, la comm. forniture e servizi, la comm. ricerca sponsor e la comm. burocrazia. Ognuna di esse era formata da studenti volontari, trainati da altri studenti più esperti con la nomina di responsabili.

Questa scelta portò alla creazione di un'altra attività: la scelta delle locandine! Avendo a disposizione una commissione dedicata (quella grafica), vennero prodotti più prototipi di locandine, e ad ogni studente venne data la possibilità di esprimere la propria preferenza attraverso un voto on-line tramite piattaforma E-Learning.

Un'ulteriore iniziativa fu quella di introdurre una parte di "intrattenimento" durante la serata, appena prima dell'inizio del concerto. Si creò così la SFILATA a mò di "ciao Darwin", con i vari scenari che ritraevano gli iscritti ai corsi erogati da Scienze MM.FF.NN, tutto ovviamente in chiave ironica.
La serata fu alquanto indimenticabile! Malgrado qualche piccolo attimo di paura dovuto ad un "momentaneo" stand-by di uno dei due impianti di spillatura, tutto proseguì liscio. Finalmente i risultati sperati arrivarono come una ventata d'aria fresca d'estate: erano riusciti a devolvere una quota "considerevole" in beneficienza, pur lasciando invariato l'assetto economico dei servizi forniti!

A conferma del successo a 360°, il preside (per l'ultimo anno!) Prof. Roberto Giacobazzi, tornò accompagnato da un articolo sull'UniVr Magazine:

"La festa di fine anno della Facoltà di Scienze è diventato un appuntamento molto atteso dagli studenti, e non solo. La festa è interamente pensata e realizzata dagli studenti, e questo è forse l'aspetto più bello di questa idea: per una notte sono gli studenti che gestiscono gli spazi dell'università. Non è un caso che i ricordi più belli degli anni universitari siano proprio quelli legati alla condivisione degli spazi, per lo studio ma anche per il divertimento e per lo stare insieme. Tutto sommato ci vuole poco per fare un campus, basta uno spazio e la voglia di farlo vivere insieme".


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